Badanti al servizio di persone non autosufficienti: niente contributi se il rapporto di lavoro è trasformato a tempo indeterminato.
Scritto da Giovanni Benaglia
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Niente contributi per due anni nel caso di assunzioni o stabilizzazioni di badanti che prestano assistenza a persona non autosufficiente con più di ottanta anni di età. L’agevolazione è prevista nei commi dal 15 al 18 dell’articolo29 del D.L. 02 marzo 2024 n. 19, noto anche come “Decreto P.N.R.R.”.
Lo sgravio contributivo consiste nell’esonero del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro, nella misura massima di tremila euro su base annuale.
Ulteriore condizione per accedere alla norma di favore è che il datore di lavoro, oltre a godere della pensione di accompagnamento, deve anche possedere un valore ISEE riguardante le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore ad euro seimila.
Nel caso in cui il datore di lavoro possegga i requisiti precedenti, cioè età anagrafica superiore agli 80 anni, una indennità di accompagnamento e un valore ISEE inferiore ai seimila, non può comunque accedere all’agevolazione in commento nel caso in cui:
- Tra il lavoratore e il datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato, da meno di sei mesi, un rapporto di lavoro avente natura uguale a quella che si vuole stabilizzare;
- La persona assunta sia un parente o un affini del soggetto da assistere, salvo il caso in cui il familiare sia destinato all’assistenza di invalidi civili, di guerra, sacerdoti e altri ministri di culto o autorità militari;
Lo sgravio contributivo non è ancora in funzione, ma occorrerà attendere che l’Inps comunichi la data di apertura. Inoltre è prevista una soglia massima di domande, in ragione dei fondi stanziati dal Decreto Legge P.N.R.R. Nello specifico le risorse stanziate sono le seguenti:
- Euro 10.000.000 per l’anno 2024;
- Euro 39.900.000 per l’anno 2025;
- Euro 58.800.000 per l’anno 2026;
- Euro 27.900.000 per l’anno 2027;
- Euro 600.000 per l’anno 2028.